Enzo d'Ettorre: un ricordo della Pro Loco Fondi a 100 anni dalla nascita
- Pro Loco Fondi

- 12 lug 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Oggi 12 luglio 2023, Enzo d'Ettorre avrebbe compiuto 100 anni.

Poeta fondano e divulgatore della "fondanità" ha pubblicato decine di libri, molti di poesie.
Sul dialetto fondano ne ha composti diversi: proverbi, apoftegmi, aforismi... ma quello che rimarrà irripetibile e unico è quello del vocabolario fondano: centinaia di parole ed espressioni che restano patrimonio di tutti, oggi e sempre.
Un grazie e un deferente ricordo ad un uomo che continua a vivere attraverso i suoi scritti e poesie e nei cuori di chi ha avuto la possibilità di conoscerlo.
Il presidente della Associazione Pro Loco Fondi Aps Gaetano Orticelli, nel ricordare il ruolo e la figura di Enzo d'Ettorre, saluta con affetto e gratitudine la moglie l'ins. Carmina Izzi.
Enzo d’Ettorre nasce a Fondi il 12 luglio 1923, primo di tre fratelli; dopo un’infanzia felice e agiata, la prematura perdita del padre all'età di 12 anni apre un periodo di difficoltà economica per la famiglia.
Nel novembre del 1943 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Roma; nell’agosto dello stesso anno viene chiamato alla leva, ma si dà alla macchia: la scelta è dettata da una posizione politica consapevole, che lo spinge a prendere le distanze dalla guerra voluta dal regime fascista. Finita la guerra riprende gli studi, che tuttavia non porterà a termine; entra infatti in Polizia.
Amante del sapere, la sua attività letteraria inizia in età adulta; il metodo di ricerca, il suo amore per la tradizione dialettale e la sua passione per la classicità, lo portano ad approfondire la conoscenza storico-antropologica di Fondi e a progettare un’opera generale con la quale censire il patrimonio umano, linguistico e storico di Fondi: un ciclo di 5 tomi dedicati alla propria terra.
Appassionato di fotografia, utilizza questo strumento per fissare nell’immagine angoli e prospettive destinate a sparire a causa dell’incuria o della mano dell’uomo moderno.
Il 23 gennaio del 1999 muore, colpito da una malattia incurabile, lasciando incompiuta l'opera generale in 5 tomi.
L’archivio, costituito da materiali preparatori (manoscritti e dattiloscritti) di genere saggistico e narrativo e ritagli stampa sulla città di Fondi (10 raccoglitori ad anelli formati A4 e A5, 23 cartelle, 1 quaderno), componimenti poetici (23 raccoglitori ad anelli formati A3, A4 e A5 e 1 cartella), stampe di fotografie raffiguranti scorci della cittadina fondana, ritratti di persone care e momenti di vita (27 album fotografici ca. e 14 album di negativi fotografici), materiale miscellaneo (5 raccoglitori ad anelli, 1 quadernone, 1 cartella, 30 audiocassette ca., cartoline postali, pubblicazioni), è testimonianza articolata del percorso multidisciplinare e poliedrico di Enzo d’Ettorre, profondo conoscitore e amante del territorio e del dialetto natio, che ha raccolto, con un approccio statistico ed enciclopedico, una notevole mole di dati e informazioni relativi alla toponomastica, ai personaggi celebri, alla ricostruzione delle vicende storiche e ai costumi tradizionali del territorio fondano.
Alla produzione letteraria, di impronta fortemente antropologica, si aggiunge quella poetica che, sviluppandosi nel corso degli anni, rivela il suo articolato mondo interiore.
La documentazione, di composita tipologia e relativa a tre principali filoni produttivi - narrativa-saggistica, poesia, fotografia - è in gran parte composta da materiali preparatori alla composizione dell’opera omnia su proverbi, modi di dire, ambiente, usi e costumi di Fondi e del dizionario di dialetto fondano; 2 tomi furono pubblicati in vita e il Dizionario vide le stampe nel 2011 a cura della moglie, signora Carmina Izzi.
Le carte, per un totale di circa 4 m.l. e parzialmente inedite, sono raccolte entro cartelle originali dotate di etichette adesive recanti l’indicazione del contenuto e sono state dichiarate di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio il 29 ottobre 2019.



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