Presso la saletta espositiva sita al piano superiore del del Castello Caetani di Fondi - Museo Civico è possibile ammirare nove quadri raffiguranti i frati dell'Ordine Spedaliero di San Giovanni di Dio che furono abati dell'ex convento di San Domenico a Fondi.
Ognuno dei frati presenta una peculiarità: un oggetto, uno stemma o un simbolo che ne evidenzia le funzioni, il carattere, le opere e le origini.
Tra i nove è sempre il frate ritratto col teschio tra le mani a catturare l'attenzione del visitatore. Leggiamo che il suo nome fu Baltassar Errera e che nacque nel 1536.
Tuttavia, nonostante il fascino macabro suscitato dalle nere orbite del teschio ammonitore "memento mori" (ricordati che devi morire), è un altro attributo a rendere questo abate speciale: il collare dell'Ordine del Tonson d'oro.
Il Toson d'Oro è la massima onorificenza cattolica assegnata in passato dall'Imperatore e per sua concessione dai reali di Spagna. Fu il più esclusivo e famoso degli ordini cavallereschi in Europa e certamente uno dei più prestigiosi al mondo, avente finalità di diffondere e difendere la religione cattolica. Venne istituito il 10 gennaio 1430 da Filippo III di Borgogna detto "il buono" a Bruges per celebrare il suo matrimonio con la principessa portoghese Isabella d'Aviz e straordinari furono i privilegi di cui i suoi insigniti potevano disporre.
Il più famoso gran maestro dell'ordine fu Carlo V d'Asburgo (1500-1558), imperatore del Sacro Romano Impero. Tra i personaggi che vennero insigniti del cavalierato c'è anche il conte Vespasiano Gonzaga Colonna, nipote di Giulia Gonzaga che venne sepolto a Sabbioneta, nella chiesa dell'Incoronata, con indosso il collare del Tonson d'oro che venne poi ritrovato intatto nel 1988 dopo l'esumazione del conte: "sullo scheletro del principe c'era, intatto, un piccolo gioiello d'oro di cm. 2,5 per 2,5, un ciondolo di pochi grammi di peso, raffigurante un ariete". (https://www.bandierearancioni.it/approfondimento/sabbioneta-la-storia-di-vespasiano-gonzaga-e-del-toson-doro)
LA SIMBOLOGIA: L'insegna dell'Ordine riprendeva il mitico vello d'oro rubato dagli Argonauti nella Colchide che nella mitologia greca che si dice avesse il potere di curare ogni ferita o malattia.
L'onorificenza era destinata in origine a riunire trentuno cavalieri di rango (all’origine erano 21) con virtù eccezionali come gli Argonauti, mitici cercatori del Vello d'Oro, alla cui leggenda s'ispirava. Dovevano formare una compagnia molto affiatata basata sulla fratellanza, dovevano sostenere il “grande maestro”, esaltare l’onore della cavalleria e proteggere la religione cristiana. Ognuno di loro doveva portare un collare con appeso il Toson in oro.
Secondo alcune interpretazioni il viaggio degli Argonauti in oriente andrebbe letto come similitudine della conduzione della crociata contro i turchi.
IL COLLARE dell'ordine è ancora oggi formato da acciarini (detti anticamente focili) d'oro contrapposti a gemme che simulano pietre focaie e sprizzanti simboliche fiammelle (cioè scintille).
Il collare presenta nella sua parte inferiore la figura di una pelle di ariete (il "tosone", dal francese toison, propriamente il vello tosato, con allusione al Vello d'oro della mitologia) e reca anche il motto "pretium non vile laborum". Il collare era utilizzato per le cerimonie ufficiali e vi erano anche versioni ridotte destinate ai bambini.
L'Ordine è ancora oggi esistente e per ragioni storico- dinastiche risulta diviso in due rami: il ramo spagnolo dell'ordine con a capo il re Filippo VI di Spagna ed il ramo austro-ungarico con a capo Carlo d'Asburgo-Lorena, capo della casa d'Asburgo.
Baldassarre Errera dell'ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio deve essere stato molto importante per il suo tempo.
Recita l'iscrizione in basso:
V.P BALDASSAR ERRERA, DICTUS OB HUMILITATEM DE MISERIA, GRANDISVILLAE NATUS AN: 1536. MARCHIO DE CAMM_RASA, HISPANIAEQUE VIR PRINCEPS. ANNORUM 21. RELIGIONEM INGRESSUS PROPTER NIMIAM ILLIUS IN AEGROS PAUPERES SOLLICITUDINEM PHILIPPUS II CAENOBIA. XENODOCHIA AUXIT OBIIT CUM FAMA SANCTITATIS
➡️Per saperne di più sui quadri dei nove abati nel castello- museo civico di Fondi:
𝐂𝐀𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎 𝐂𝐀𝐄𝐓𝐀𝐍𝐈 - 𝐌𝐔𝐒𝐄𝐎 𝐂𝐈𝐕𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐍𝐃𝐈 𝐀𝐏𝐄𝐑𝐓𝐎 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐈 𝐈 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐈 (𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐨𝐥𝐞𝐝𝐢)
Orari da sabato 3 giugno 2023
🕐 10,30 - 12,30 🕗
🕐 18,30 - 22,30 🕑
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